Matthews and His King’s Port Band

Negli anni Sessanta, in un panorama musicale europeo ancora molto legato alle orchestre da ballo e alle sonorità calde delle brass band, comparve il nome di Matthews and His King’s Port Band. La formazione, guidata da un musicista conosciuto semplicemente come Matthews, portava in scena un repertorio che univa il fascino del jazz tradizionale e dello swing con l’energia festosa delle marching band di New Orleans.

Il loro stile era brillante e immediato: sezione di fiati in primo piano, ritmo costante, arrangiamenti limpidi e melodie capaci di far muovere il pubblico senza mai perdere eleganza. Era musica pensata per l’intrattenimento, ma suonata con perizia, con un gusto europeo che smussava le ruvidezze del jazz più crudo per renderlo adatto a radio, feste pubbliche e serate da ballo.

La loro traccia discografica più nota è il 45 giri Congratulations, pubblicato nel 1968, una registrazione dal carattere festoso e trascinante, che oggi resiste come testimonianza di quel periodo. È probabile che, oltre a questo brano, il gruppo eseguisse anche reinterpretazioni di successi internazionali e composizioni originali, portando sempre con sé quell’impronta orchestrale vivace che li distingueva.

Oggi di Matthews and His King’s Port Band non restano molte notizie biografiche, e proprio per questo le loro incisioni sono diventate piccole gemme per collezionisti e appassionati di vinile. Nella loro musica si respira un’epoca in cui il confine tra jazz, pop orchestrale e tradizione bandistica era sottile, e in cui l’obiettivo principale era far sorridere e ballare, riempiendo l’aria di ottoni, clarinetti e ritmi senza tempo.