Pino Donaggio

Pino Donaggio è una figura affascinante e poliedrica: nato il 24 novembre 1941 nell’isolotto di Burano, Venezia, è cresciuto in una famiglia di musicisti, cosa che lo ha immerso fin da bambino nel mondo della musica classica . A soli dieci anni cominciò a studiare violino presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, per poi perfezionarsi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, collaborando addirittura con l’orchestra “I Solisti di Milano” diretta da Claudio Abbado .

La sua carriera musicale ha preso una svolta decisiva nell’estate del 1959, quando la scoperta del rock and roll lo spinse a lasciare la musica classica per debuttare come cantante, accompagnato nientemeno che da Paul Anka . Due anni dopo, partecipò al Festival di Sanremo con il brano “Come sinfonia”, che ebbe subito un grandissimo successo e restò in vetta alle classifiche italiane per settimane — fu cantata anche da Mina, che contribuì a trasformarla in un classico della canzone italiana .

Nel 1965 arrivò il capolavoro: “Io che non vivo (senza te)”, che divenne un fenomeno globale — vendette oltre 80 milioni di copie e fu reinterpretato in inglese da Dusty Springfield con il titolo “You Don’t Have to Say You Love Me”, guadagnandosi l’amore di Elvis Presley e di tutto il mondo .

Con il passare degli anni Sessanta, Donaggio divenne sempre più prolifico come cantautore, partecipando a numerose edizioni di Sanremo e incidendo singoli di successo come “Una casa in cima al mondo” (1966), presentato al Festival e interpretato anche da Mina .

Il vero slancio nella sua carriera, tuttavia, arrivò negli anni Settanta, quando iniziò a dedicarsi alla composizione di colonne sonore. Il suo debutto fu la celebre colonna sonora del film “Don’t Look Now” (1973) di Nicolas Roeg, che gli valse riconoscimenti internazionali . Da quel momento si aprì un sodalizio artistico duraturo con Brian De Palma, per il quale compose musiche memorabili per film come “Carrie”, “Vestito per uccidere”, “Blow Out”, “Body Double” e molti altri.
“Motivo d’Amore” è l’unico suo brano presente nelle sequenze del Monoscopio .

Non si limitò al cinema d’oltreoceano: collaborò con registi italiani raffinati come Dario Argento (Trauma), Liliana Cavani (Oltre la porta), e Claudio Fragasso, per cui compose innumerevoli colonne sonore fino al 2016 . Al contempo, Donaggio è stato anche molto attivo nel mondo delle serie TV italiane, firmando musiche per titoli celebri come Don Matteo e molte altre fiction di successo .

Presente e attivo ancora oggi, Donaggio ha ricevuto vari riconoscimenti alla carriera, tra cui il Premio Tenco e premi istituzionali ai Festival di Sanremo . Di lui è stata anche pubblicata un’autobiografia, Come sinfonia, scritta con Anton Giulio Mancino: una testimonianza sincera e coinvolgente di una vita interamente dedicata alla musica .

Pino Donaggio è passato con naturalezza dalla musica classica al pop, e da lì al cinema e alla televisione, lasciando tracce sonore indimenticabili in generi che vanno dalla canzone d’autore alla suspense horror. Se vuoi, posso approfondire qualche segmento specifico della sua carriera: fammi sapere se preferisci esplorare, per esempio, i suoi film horror, la collaborazione con De Palma o la sua produzione televisiva italiana.