Nunzio Rotondo

Nunzio Rotondo (Palestrina, 11 dicembre 1924 – Roma, 15 settembre 2009) è stato uno dei più grandi trombettisti jazz italiani, spesso paragonato a Miles Davis per sensibilità e raffinatezza. Cresciuto in una famiglia di musicisti, studiò tromba e pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia, muovendo i primi passi nel dopoguerra con il repertorio swing.

Il vero salto lo compie negli anni Cinquanta, quando diventa una figura centrale del jazz moderno in Italia. Si esibisce in jam session con mostri sacri come Louis Armstrong, Duke Ellington e Benny Goodman, fonda il “Hot Club Roma” e nel 1952 porta il suo gruppo al prestigioso Salon du Jazz di Parigi. In quegli anni nasce anche uno dei suoi brani più noti, Stelle filanti, e riceve il premio come miglior solista al Festival Jazz di Roma.

Rotondo non è solo un musicista, ma anche un grande divulgatore: alla RAI conduce il programma radiofonico Appuntamento con Nunzio Rotondo, che per anni accompagna gli italiani alla scoperta del jazz moderno. Collabora con artisti come Gato Barbieri, Franco D’Andrea, Mal Waldron, Maurizio Majorana e firma anche colonne sonore per cinema e televisione, tra cui Un tentativo sentimentale e la serie Nero Wolfe.

Negli anni Settanta continua a suonare e a registrare, pur mantenendo un profilo lontano dai riflettori. Le ristampe dei suoi lavori nei primi anni 2000, come Sound & Silence e The Legend, hanno riportato all’attenzione del pubblico la sua classe e il suo inconfondibile stile.

Figura elegante, colta e appassionata, Nunzio Rotondo ha lasciato un’impronta indelebile nel jazz italiano, unendo rigore tecnico e grande capacità espressiva.

“Suoni Veloci”, la troviamo nei “monoscopi jazz”