Carlo Chiesa, fratello del musicista Plinio Chiesa, fu attivo come autore e compositore nella seconda metà degli anni Settanta. Nonostante la scarsità di informazioni biografiche dirette, il suo nome compare in alcune produzioni di library music pubblicate dall’etichetta Usignolo, una delle più importanti realtà italiane nel settore.
Tra i suoi lavori figurano, inseriti nelle sequenze del Monoscopio anni ’80 e quello sperimentale stereofonico:
“Stand By”, “Vento Blu” incluso nell’album Band’s Harmony (1979).
“C’è una stella” e “Savor” presenti nella raccolta Acustic Magic Electronic Sound (1979) che però condividono la base e l’arrangiamento rispettivamente con “Poema de amor di Juan Manuel Serrat e “I fratelli” di Patrizia Desi.
Nello stesso disco vi sono anche le tracce “David e Samuel” e “Diva” , quest’ultima presente nel monoscopio stereofonico sperimentale.
“I’ll Remember”, inserito nell’album The Yellow Page (1978).
Questi brani testimoniano l’inserimento di Carlo Chiesa nel vivace panorama della musica da sonorizzazione italiana, caratterizzato da produzioni destinate a radio, televisione e archivi professionali. Le sue composizioni si collocano in quell’universo musicale variegato che univa sperimentazione elettronica, arrangiamenti orchestrali e atmosfere evocative.
Pur restando una figura meno documentata rispetto al fratello Plinio, Carlo Chiesa contribuì con le sue opere a definire il catalogo di un’etichetta che oggi è oggetto di riscoperta e collezionismo. Il suo nome, associato a questi titoli, rappresenta una presenza discreta ma significativa nella storia della library music italiana.