Giampaolo

Giampaolo è una di quelle figure quasi invisibili della canzone italiana degli anni ’60, un nome che compare e scompare con la rapidità di un lampo. Il suo ricordo è legato soprattutto a un brano, Qualche estate fa, inciso nel 1969: una canzone semplice, delicata, con quel tono sospeso tra malinconia e leggerezza che era tipico della musica leggera di fine decennio. La sua voce, pulita e misurata, non aveva nulla di eccessivo: sembrava fatta apposta per raccontare in modo intimo piccoli frammenti di vita quotidiana.

Eppure, dietro questa apparizione, non c’è una vera carriera consolidata. Giampaolo non divenne un volto noto nei festival, non incise album destinati a restare nella memoria popolare: rimase un cantante “di singolo”, uno di quei tanti interpreti che hanno attraversato la scena discografica italiana per una stagione soltanto. Proprio per questo oggi suscita una sorta di fascino particolare: la sua canzone ha avuto un’eco inattesa grazie alla televisione, perché la versione strumentale di “Qualche estate fa” venne ripescata dalla RAI come musica di accompagnamento al monoscopio in bianco e nero