
Jackie Gleason è stato uno di quei personaggi che sembrano nati per il palcoscenico. Quando venne al mondo, nel 1916, in un quartiere popolare di Brooklyn, nessuno avrebbe potuto immaginare che quel bambino vivace, figlio di una famiglia segnata da problemi economici e da tante assenze, sarebbe diventato una delle figure più amate dello spettacolo americano. Eppure, fin da ragazzo, Jackie aveva dentro una scintilla particolare: il gusto per la battuta, la capacità di trasformare qualsiasi situazione in uno sketch e quella sicurezza istintiva che solo i veri showman possiedono.
Cominciò a esibirsi molto presto, nei nightclub e nei piccoli teatri di New York, dove imparò non solo a far ridere, ma anche a osservare le persone. La sua comicità nasceva da lì: da un’esperienza vera, quotidiana, popolare. Con il tempo, Hollywood si accorse di lui e negli anni ’40 Jackie iniziò a ottenere piccole parti al cinema. Era evidente, però, che aveva qualcosa in più: non era solo un comico. Era un attore completo, capace di dare profondità anche ai ruoli drammatici. Lo dimostrò magnificamente nel 1961, interpretando il leggendario Minnesota Fats nel film Lo spaccone accanto a Paul Newman. Una performance potente, che gli valse una nomination agli Oscar e che rivelò definitivamente la sua versatilità.
Ma la vera casa di Jackie Gleason fu sempre la televisione. Negli anni ’50, mentre la TV diventava il nuovo centro della vita americana, lui ne divenne uno dei protagonisti assoluti. The Jackie Gleason Show era un appuntamento fisso per milioni di famiglie: sketch, personaggi, musica, battute fulminanti… era un varietà costruito intorno alla sua energia vulcanica. E in quello show nacque anche il suo capolavoro: The Honeymooners, la sitcom diventata un cult. Jackie interpretava Ralph Kramden, l’autista di autobus sempre indaffarato, sempre pronto a cacciarsi nei guai, ma alla fine animato da un cuore gigantesco. Quel personaggio, così umano e imperfetto, entrò nella storia della TV e influenzò generazioni di comici e sceneggiatori…e, curiosamente, anche brani come “YOU’RE NOBODY ‘TIL SOMEBODY LOVES YOU” si trovano all’interno delle sequenze “monoscopiche”
Quello che molti non sanno è che Jackie Gleason era anche un raffinato uomo di musica. Amava le orchestrazioni lussuose, i suoni morbidi, il romanticismo notturno. I suoi album, come Music for Lovers Only, definirono il suono lounge degli anni ’50 e divennero un successo clamoroso. Jackie dirigeva, sceglieva gli arrangiamenti e curava ogni dettaglio, dimostrando che l’intrattenimento per lui non era una sola strada: era un universo.
Negli anni ’70 e ’80 tornò al cinema con grande popolarità grazie ai film della serie Smokey and the Bandit, in cui interpretava lo sceriffo Buford T. Justice, un personaggio esagerato e irresistibile che gli permise di mostrare ancora una volta la sua comicità fisica e tagliente.
Jackie Gleason si spense nel 1987, lasciando un vuoto enorme ma anche un’eredità gigantesca. Era uno di quegli artisti che sapevano fare tutto: recitare, far ridere, commuovere, dirigere un’orchestra, conquistare il pubblico solo entrando in scena. La sua vita è stata un viaggio fatto di successi, cadute, intuizioni geniali e una personalità più grande della vita stessa.
Ancora oggi, chi ama la TV, il cinema o la musica americana sa che c’è un prima e un dopo Jackie Gleason. Perché certi talenti non si ripetono: accadono una volta sola.