Beppe Cantarelli

Nato a Busseto, in provincia di Parma, nel 1953, Beppe Cantarelli è una figura poliedrica della musica italiana, capace di attraversare mondi molto diversi tra loro: dal cantautorato, alla collaborazione con grandi nomi della canzone italiana, fino alle esperienze internazionali a fianco di star della musica pop e soul mondiale.

Dopo gli esordi nei Quid, gruppo di pop melodico con cui partecipa a Un disco per l’estate nel 1975, intraprende una carriera solista pubblicando singoli come Come pane fresco (1977), Tocca a me (1979) e Prendimi con te (1980), brani che lo portano a entrare anche nelle compilation del Festivalbar. Nel 1979 esce il suo primo album, Confusione, che conferma il suo talento melodico e la capacità di coniugare arrangiamenti curati con un linguaggio cantautorale personale.

Parallelamente, Cantarelli sviluppa una forte attitudine come arrangiatore e chitarrista: diventa collaboratore di Mina, suonando nella tournée Mina Live ’78 e contribuendo all’arrangiamento del doppio LP Attila. Negli stessi anni lavora con artisti come Amii Stewart, Banco del Mutuo Soccorso, Loredana Bertè, Renato Zero, Anna Oxa e Fiorella Mannoia.

Il suo talento lo porta presto oltre oceano: negli anni ’80 si trasferisce a Los Angeles, chiamato da Quincy Jones, e da lì firma collaborazioni di prestigio con Aretha Franklin, Mariah Carey, Joe Cocker, Bonnie Tyler, Laura Branigan, Brenda K. Starr e molti altri. In particolare, è coautore di “Another Night” per Aretha Franklin e “I Still Believe” per Mariah Carey, successi internazionali che consolidano la sua reputazione come autore e produttore.

Accanto a questo percorso, esiste anche una pagina più “nascosta” ma significativa della sua carriera: la produzione strumentale da biblioteca musicale, da cui la RAI attingeva per accompagnare i suoi celebri monoscopi. È in questo contesto che troviamo due suoi brani, “Inquietudine” e “Sofisma”, pezzi raffinati e sospesi, capaci di evocare atmosfere rarefatte e intellettuali, perfette per quel tempo d’attesa scandito dall’immagine fissa del monoscopio televisivo.

Negli anni ’90 Cantarelli si dedica anche alla musica sacra: fonda a Los Angeles il Millennium Choir, coro multietnico che si esibisce nel 1999 in San Pietro, davanti a Giovanni Paolo II, per l’apertura della Porta Santa del Giubileo.

La sua carriera resta un esempio di versatilità assoluta: dall’Italia agli Stati Uniti, dal pop al soul, dal cantautorato alla musica sacra, con una parentesi monoscopica che rivela la profondità e la duttilità di una penna musicale capace di adattarsi a ogni contesto senza perdere la propria identità.