I Black Buster furono una formazione tedesca di musica disco e funk attiva negli anni ’70. Nati come progetto da studio, erano composti da musicisti professionisti che si muovevano nell’ambito della disco orchestrale allora in piena esplosione. Il loro stile era travolgente: sezioni di fiati in primo piano, groove pulsanti, arrangiamenti ricchi e un tocco di eleganza europea che li distingueva dalle produzioni americane.
Il gruppo divenne noto soprattutto grazie all’album “Bump the Bump” (1975), che conteneva brani originali e cover strumentali di grande presa, pensati sia per le piste da ballo sia per la diffusione radiofonica e televisiva. È proprio il titolo di quell’album, “Bump the Bump”, a rimanere nella memoria collettiva: il brano infatti divenne il loro pezzo più riconoscibile e, in Italia, fu scelto dalla RAI come musica di accompagnamento ai monoscopi negli anni ’80.
Grazie a questa esposizione insolita ma costante, milioni di telespettatori italiani associarono inconsapevolmente i Black Buster a quelle immagini di attesa e silenzio televisivo, facendo entrare un brano di disco tedesca nell’immaginario comune. Un caso unico, in cui un pezzo nato per la dancefloor si trasformò in colonna sonora della televisione italiana.
Oggi i Black Buster restano un nome di culto tra i collezionisti di vinili disco/funk