Elvio Monti (Genova, 10 aprile 1934) è uno di quei musicisti italiani che hanno attraversato decenni di storia musicale con grande versatilità, passando con disinvoltura dalla musica leggera alle colonne sonore, dal folk alla musica sacra, fino alle raffinate atmosfere della library music.
La sua carriera comincia al pianoforte, accompagnando grandi voci come quella di Claudio Villa. Proprio con Villa, nei primi anni ’60, firma il brano “Fontane d’Italia”, che diventa un successo grazie anche alla collaborazione con il trombettista Michele Lacerenza. Poco dopo, il suo nome si lega a quello di Fabrizio De André: Monti è tra i primi a curare arrangiamenti e musiche per il giovane cantautore genovese, contribuendo a brani come “Per i tuoi larghi occhi” e “La città vecchia”. In quel periodo lavora anche con Piero Ciampi, sia come compositore sia come arrangiatore per vari interpreti.
Negli anni ’60 e ’70, Monti si muove con agilità tra mondi musicali molto diversi: compone brani pop, scrive canzoni per cinema e televisione (come le musiche per il cartone animato Leoniglio trasmesso dalla RAI), arrangia canzoni per Gina Lollobrigida e, sorprendentemente, collabora con il gruppo satirico e dissacrante Squallor, curando brani e interi album come Vacca e Cappelle.
Parallelamente, incide anche lavori strumentali dal forte carattere cinematografico: dischi come Flash (1977) o Il meraviglioso circo del mare (1981) sono piccoli gioielli di musica evocativa, capaci di passare da atmosfere romantiche a momenti di tensione, da scenari esotici a suggestioni da film poliziesco.
Negli anni ’80 e ’90, Monti amplia ulteriormente il suo raggio d’azione, dedicandosi anche alla musica sacra e liturgica per le Edizioni Paoline, senza però abbandonare la musica leggera. Negli anni più recenti, alcune sue composizioni di library music sono state riscoperte e ristampate, rivelando a un nuovo pubblico la sua capacità di fondere melodia italiana e sonorità internazionali.
Figura appartata ma fondamentale, Elvio Monti è un esempio di musicista-artigiano, capace di lavorare nell’ombra per altri o di firmare in prima persona brani che raccontano più di cinquant’anni di musica italiana