Fabio Borgazzi (Milano, 24 aprile 1920 – Roma, agosto 2011), noto soprattutto con lo pseudonimo di Fabor, è stato un compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra e docente, figura poliedrica della musica italiana del Novecento .
Formatosi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, si diplomò in pianoforte, composizione e direzione d’orchestra, studiando con maestri come Giorgio Federico Ghedini . Iniziò la carriera negli anni Quaranta come autore di oltre 500 canzoni, collaborando con celebri interpreti come Fred Buscaglione, Nilla Pizzi e Tony Dallara. Fu inoltre consulente per case editrici importanti come Carisch, Ricordi, Sonzogno, Parlophone, Durium, Vox, Columbia, Cetra, Phonocolor e RCA .
Negli anni Cinquanta si avvicinò al mondo del cinema, componendo colonne sonore per film di rilievo come Poveri ma belli (1956, Dino Risi), Carmela è una bambola (1958, Gianni Puccini), Marinai, donne e guai (1958, Giorgio Simonelli), La moglie di mio marito (1961, Antonio Romàn) e Una ragazza piuttosto complicata (1969, Damiano Damiani) .
Parallelamente sviluppò un’intensa attività legata alla library music: fondò e co-gestì la casa editrice Edizioni Musicali Minstrel, producendo una vasta produzione in formato strumentale attraverso etichette come Style, Fonovideo, Hard, World, Ring, Bam, Flam, ecc. .
Negli anni Settanta e Ottanta la sua ricerca si spostò verso la musica elettronica sperimentale, impiegando sintetizzatori analogici, sequencer e drum machine per creare paesaggi sonori immersivi. Tra gli album innovativi di quel periodo spiccano Pape Satan e Aquarium. Parte di queste produzioni vennero presentate nel programma TV RAI “Anche questa è musica” (1976), condotto da Fabor stesso, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico italiano alla musica elettronica contemporanea.
Nei Monoscopi troviamo brani suoi dagli anni sessanta fino al monoscopio stereofonico sperimentale di Rai 3 di fine anni ottanta
La sua vena compositiva fu vasta e variegata: compose opere liriche, sinfonie, musica da camera e orchestrale, raggiungendo la fine della vita con una produzione ancora attiva. Il suo ultimo album, Caramerica (2010), fu un omaggio al repertorio americano e a George Gershwin, registrato a 90 anni suonati .