Manuel De Sica (Roma il 24 febbraio 1949, 5 dicembre 2014) figlio del regista Vittorio De Sica e dell’attrice María Mercader, e fratello di Christian De Sica . Cresciuto in un ambiente permeato d’arte e cinema, intraprese gli studi musicali nell’ambito dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sotto la guida di Bruno Maderna .
Esordì giovanissimo come compositore, firmando la sua prima colonna sonora per il film Amanti (1968), diretto dal padre Vittorio De Sica . La sua carriera si fece presto ricca: compose la musica per Il giardino dei Finzi Contini, film che gli valse una nomination all’Oscar . Ottenne riconoscimenti prestigiosi, tra cui il Nastro d’Argento per Al lupo, al lupo di Carlo Verdone (1993), e il David di Donatello per Celluloide di Carlo Lizzani (1996) .
Parallelamente al cinema, Manuel De Sica si dedicò anche alla musica da camera e sinfonica: compose sonate per arpa, clarinetto, pianoforte, e opere eseguite da interpreti di livello internazionale come Salvatore Accardo, Ella Fitzgerald e Tony Bennett .
Oltre alla musica, coltivò anche una vena letteraria, pubblicando racconti e saggi, tra cui il libro Di figlio in padre (2013), un riflesso sentimentale del suo rapporto con il padre Vittorio .
Fu anche impegnato nel preservare la memoria artistica del padre: fu presidente dell’associazione Amici di Vittorio De Sica, e fondatore dell’associazione Musica Retrovata, dedicata al recupero di opere musicali inedite o ignorate…un po’ come facciamo noi.
Troviamo brani suoi soprattutto nelle sequenze dei Monoscopi anni ’90 e in quello sperimentale stereofonico.